Un Piano per ristrutturare il debito di un'azienda prossima all'insolvenza

Caso studio 02
Un Piano per ristrutturare il debito di un'azienda prossima all'insolvenza
02

Un Piano per ristrutturare il debito di un'azienda prossima all'insolvenza

Fatturato: 12.000.000
Dipendenti: 65
Luogo: Italia

Problema

Un'azienda che sia in regola con l'Agenzia delle Entrate e non abbia debiti con i fornitori ma che si ritrovi insolvente verso i finanziamenti contratti con le banche, nell’arco di pochi mesi può ritrovarsi in una situazione di insolvenza conclamata. Inoltre ci può essere l'esigenza di accedere ad altro finanziamento per poter procedere a dei licenziamenti collettivi e/o creare una rete vendita presso nuovi mercati, anche internazionali.

Strategia proposta

Tramite l'affidamento del caso ad uno Studio Legale specializzato e ad un Advisor Finanziario esperti in materia, sarà possibile affrontare e risolvere il problema avvalendosi di uno strumento, messo a disposizione dallo stato, che in gergo tecnico è chiamato "assistenza in operazioni ex articolo 67 comma II lettera d) LF". Tale procedimento consente di ristrutturare il debito e la possibilità di ricevere nuova finanza.

Cosa abbiamo fatto

  1. Creazione di un Piano di tesoreria dal quale dovranno evincersi il fabbisogno finanziario per la società a seguito di una ristrutturazione importante (a titolo di esempio: licenziamento collettivo di una parte dei dipendenti e creazione di una rete vendita all'estero) e i flussi di cassa disponibili a seguito della riduzione del fatturato per poter pagare la rate.
  2. Richiesta di Stand still (accordo con le banche di sospensione delle azioni sia di risoluzione dei contratti e degli affidamenti concessi, sia di non procedere giudizialmente per il recupero dei crediti vantati) tramite la presentazione di una previsione mensilizzata degli incassi e dei pagamenti che tranquillizzi il ceto bancario.
  3. Trattativa ai fini di ristrutturare il debito (normalmente richiedendo un allungamento dei tempi del finanziamento) e rifinanziare l’azienda.
  4. Nomina di un professionista indipendente – come richiesto dall’articolo 67 LF – che attesti la veridicità dei dati aziendali e la fattibilità dei piano di business e industriale proposti.
  5. Sottoscrizione avanti il Notaio e notifica a tutte le parti coinvolte. La procedura si potrà considerare conclusa e gli atti posti in essere, in esecuzione del Piano attestato, non saranno mai oggetto di revocatoria.

Soluzione

Rivolgersi ad uno Studio Legale e ad un advisor finanziario esperti in materia permette di governare una situazione di rischio particolarmente pericolosa perché complessa. Servono competenze specifiche, esperienza, una squadra capace di lavorare in concerto e conoscenza dei vari ambiti: quello bancario e quelli dell'imprenditoria e del territorio in cui nasce e opera, quelli della finanza e dei mercati. Inoltre è strategica la conoscenza degli strumenti giuridico legali che esistono e sono potenti, ma spesso nascosti.

Futuro d'impresa
Chi siamo
Metodo
Governare la crisi d'impresa
Casi studio

Contatti

Email

italia@futurodimpresa.it

immobiliare@futurodimpresa.it